Visualizzazione post con etichetta alleanza nazionale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta alleanza nazionale. Mostra tutti i post

venerdì 24 aprile 2015

L'ipocrisia di Salvini e Meloni su emergenza clandestini: i due provvedimenti approvati quando erano al Governo che hanno aggravato la situazione

I DUE ESPONENTI POLITICI VANNO IN TV TUTTI I GIORNI SPECULANDO SUL FENOMENO, DIMENTICANDO QUANTO FATTO QUANDO ERANO AL GOVERNO

Nei vari Talk show che si alternano in Tv tutti i giorni nonostante siano in crisi di Share (indice ciò che la gente è davvero stufa delle chiacchiere urlate e delle reciproche accuse), ospiti fissi sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i quali cavalcano l'onda populista contro l'emergenza immigrazione. Peccato che entrambi fingano di dimenticare che i loro partiti, Lega Nord e Alleanza Nazionale (oggi Fratelli d'Italia), hanno approvato due provvedimenti che hanno aggravato il fenomeno.

domenica 1 giugno 2014

SPESSO RITORNANO: GIANFRANCO FINI PENSA DI RIFONDARE UNA NUOVA DESTRA

LO HA FATTO CAPIRE TRA LE RIGHE DURANTE UN INTERVENTO in un dibattito sulle figure di Domenico Mennitti e Tatarella. HA CRITICATO FRATELLI D’ITALIA MA ANCHE ALFANO

In politica spesso ritornano, anche quelli che hanno miseramente fallito la propria missione e cercano ancora propri spazi nel marasma generale. Come Gianfranco Fini, ex Presidente della Camera, che raccolse l’eredità della Destra sociale di Almirante per poi svenderla a Berlusconi fondando il Popolo della libertà. Per poi uscirne, accorgendosi, o forse è meglio dire volendosi accorgere, dopo appena 15 anni, delle reali intenzioni del Cavaliere in politica, fondando un suo partito: Futuro e libertà. Ma venendo punito alle elezioni politiche dello scorso anno con un umiliante 0,4%. Pare che voglia riprovarci, non contento delle attuali realtà di destra oggi in campo.

martedì 4 febbraio 2014

PIER FERDINANDO CASINI TORNA IN GINOCCHIO DAL CAVALIERE PER NON SPARIRE

DOPO IL FLOP ELETTORALE DEL TERZO POLO LO SCORSO ANNO E IL VARO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE PUNTA AL BIPOLARISMO, ALL’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA NON RESTA CHE RITORNARE ALLA CORTE DEL CAVALIERE

“Meglio non fare la fine di Fini” avrà pensato Pier Ferdinando Casini. E allora meglio ritornare laddove è iniziata la sua ascesa politica: nel centrodestra guidato dall’indiscutibile Silvio Berlusconi. Una decina di anni fa il leader dell’Udc, quando era già Presidente della Camera, veniva considerato un personaggio dalle grandi prospettive: futuro leader di un centrodestra moderato ed europeo e papabile Presidente della Repubblica. E invece nel 2006 si allontanò dal Cavaliere, cercando di costruire quel tanto agognato Terzo Polo o Grande centro (come lo sfotteva pure Neri Marcorè in una delle tante sue riuscite imitazioni) mai realizzato nei fatti. Nemmeno sfruttando lo scorso anno un personaggio di spicco quale Mario Monti. La sua Udc ha beccato a malapena un imbarazzante 1,4%, riuscendo comunque, complice il Porcellum, ad avere qualche seggio alla Camera e perfino un Ministero (nella persona di D’Alia) nell’attuale Governo Letta. E così, in vista di una legge elettorale che spinge verso il Bipolarismo, non resta che schierarsi e tornare dieci anni indietro. Un po’ come tutto il centrodestra del resto, come già dimostra il ritorno di Forza Italia e Alleanza Nazionale.

sabato 11 gennaio 2014

LA DESTRA TORNA INDIETRO DI VENT’ANNI: DOPO FORZA ITALIA RINASCE ANCHE ALLEANZA NAZIONALE

FRATELLI D’ITALIA HA AVUTO L’OK DALLA FONDAZIONE DEL PARTITO PER POTER UTILIZZARE IL SUO SIMBOLO. STORACE FURIOSO

Se il film cult anni ’80 “Ritorno al futuro” si fosse girato nel 1994 e nel 2014, anziché nel 1985 e 2015, i suoi protagonisti non avrebbero riscontrato alcun cambiamento. Almeno per quanto riguarda la destra italiana. Infatti, dopo la breve esperienza del Popolo della libertà - un partito nato artificialmente come risposta obbligata alla nascita a sinistra del Partito democratico, con Alleanza Nazionale che si è annessa a Forza Italia – i due partiti che ne facevano parte sono di nuovo in vita. Dopo la rinascita clamorosa di Forza Italia, anche il simbolo di AN torna alla ribalta in occasione delle prossime elezioni europee. A rivolerlo fortemente i membri di Fratelli d’Italia, i quali avevano “arrangiato” portando nel loro simbolo un nodo tricolore anziché la classica fiamma come escamotage.

mercoledì 19 giugno 2013

CON LA SCONFITTA DI ALEMANNO LA DESTRA SOCIALE SI E’ DEFINITIVAMENTE POLVERIZZATA

L’EX SINDACO DI ROMA RESTAVA L’ULTIMO BALUARDO CON QUALCHE RUOLO ISTITUZIONALE DELLA TRADIZIONE MISSINA. OGGI SPARITA SOTTO L’OMBRA DEL CAVALIERE. TUTTO INIZIO’ A ROMA 20 ANNI FA, DOVE E’ FINITO

Destra sociale e sinistra proletaria nel nostro Parlamento sono ormai un lontano ricordo. I due grandi partiti che oggi presumono di rappresentarle non hanno ormai più nulla delle loro rispettive tradizioni e radici: la prima si è lasciata abbindolare dalle lusinghe del potere offertegli dal Cavaliere; la seconda ha sotterrato da tempo falce e martello diventando Radical chic. Per quanto riguarda la destra, il passaggio dal Movimento sociale italiano ad Alleanza Nazionale è stato storicamente necessario. Un ammodernamento che ha consentito ai nipoti di Almirante di andare anche al Governo per tre volte. Ma il passaggio a fine 2007 nel Popolo della libertà è stato letale, apparso più un’annessione a Forza Italia. Via via gli ex missini sono stati emarginati fino a perdere ogni potere decisorio. L’ultimo ruolo istituzionale significativo lo aveva conservato Gianni Alemanno, come Primo cittadino della Capitale. Ma è stato perso anche quello.